Il libro è stato presentato nel corso di un convegno presso la Sala Capitolare di Palazzo Minerva a Roma, a cui hanno preso parte la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone e il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon. I relatori hanno sottolineato l’importanza di questa legge come punto di avanzamento culturale, un passaggio da una visione “classista e agonista” a un modello fondato sulla collaborazione e sul rispetto reciproco tra datori di lavoro e dipendenti, dove questi ultimi non sono solo “voci di costo”, ma “risorse da ascoltare” e “parti attive”. Il volume di Giuseppe Mosa descrive in dettaglio le quattro tipologie di partecipazione previste dalla legge gestionale, economico-finanziaria, consultiva, collaborativa.
È fondamentale notare che, al momento, queste forme di partecipazione sono su base volontaria. La legge non impone “modelli rigidi”, ma offre invece “spazi di concertazione, di condivisione e di dialogo”.
Uno degli elementi più significativi e lungimiranti introdotti dall’attuale impianto normativo, e dettagliatamente esposto nel libro di Mosa, è l’istituzione di una commissione permanente presso il Cnel (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro). Questa commissione avrà un ruolo cruciale e multifunzionale di vigilanza sull’attuazione della legislazione e assumerà compiti di carattere consultivo e correttivo rispetto all’attuazione del principio partecipativo.